Giorno 9 – Lasciamo le isole Lofoten e voliamo a Oslo! Almeno questo è il programma. Ventiquattro ore da vivere tutte d’un fiato.
Mamma ho perso l’aereo, o forse no..
Alle 00:30 partiamo in auto da Stamsund direzione Narvik, caricati i bagagli partiamo in auto pioviggina ma il cielo è tratti sereno. Pochi minuti e sopra di noi già vediamo che ci saluta, l’aurora boreale una sorta di arrivederci. Ci aspettano circa 350 chilometri e circa 4 ore e mezza di viaggio.
Decidiamo di percorrere la strada più diretta, ormai siamo quasi esperti della zona, dunque lungo la costa anziché la più comoda ma decisamente più lunga E10, almeno per il primo tratto. Mi siedo sui sedili posteriori e sonnecchio.
Ore 00:47 la strada è improvvisamente e letteralmente sbarrata senza che alcuna precedente indicazione lo segnalasse. Non si può proseguire. Dobbiamo fare inversione, neppure comodissima, e tornare indietro fino alle E10 e percorrerla. Abbiamo così perso almeno 30 minuti ma abbiamo margine, speriamo. Alle 00:59 siamo sulla E10 direzione Leknes e riprendiamo il viaggio per l’aeroporto. Arriveremo in tempo? Siamo ora apparentemente con i minuti contati e non possono esserci imprevisti. Ce la faremo a prendere il volo? L’adrenalina cresce.
Ore 2:30 cambio autista, occhi ben spalancati a scorgere eventuali alci in mezzo o a lato strada, nonché tratti di asfalto ghiacciati. Alle 4:30 tutto è filato liscio e siamo all’interno dell’aeroporto di Narvik a fare il check-in automatizzato per il bagaglio da stiva. Alle 5 facciamo il controllo dei bagagli a mano e attraversiamo i metal detector, dunque attendiamo per l’imbarco fino alle 6:15.
Direzione Oslo, si vola! La vacanza nella vacanza
Viaggiamo sonnecchiando ma il sorgere del sole che illumina il finestrino con una luce pazzesca ci sveglia. Un’alba meravigliosa mai vista tanta luce così negli ultimi 8 giorni.
Atterrati a Oslo ci ritroviamo nuovamente nella vita frenetica quotidiana, tra la gente, a fare i biglietti per il treno L12 direzione centro città. Il nostro weekend a Oslo, la vacanza nella vacanza può avere inizio!
Benvenuti a Oslo: Opera House & Biblioteca
Arriviamo in stazione a Oslo, una sorta di piazza cittadina con negozi, collegamento con il Terminal autobus, centro informazioni, supermercati insomma un centro commerciale già addobbato per Natale. Lasciamo rapidamente i bagagli presso l’Anker Hostel ed iniziamo il tour cittadino a piedi per quella che è la parte più moderna di Oslo. Iniziamo transitando dalla stazione ed uscendo nella grande piazza che dà sul fiordo. Su questo si affacciano la biblioteca e l’Opera House di Snohetta. Entriamo dapprima nell’Opera House, nello spazio al piano terra per curiosare, dopo averla osservata da distante percorrendo la sponda opposta del fiordo, sul lato dove ci sono le saune ed un caratteristico bar. Colpiti dalle linee architettoniche dell’opera veniamo attirati a salire dall’esterno sulla copertura dalla quale, con delle comode rampe, si arriva a vedere dall’alto questo brano di città.
Decidiamo quindi di spostarci a visitare la biblioteca, edificio che si trova accanto all’Opera House, e caratterizzato da 6 piani incluso uno interrato e da un grande sbalzo ai due piani superiori. Non si tratta di una banale biblioteca ma di uno spazio di aggregazione e socializzazione dove le tre “colonne nere” ospitano i libri ma ci sono moltissimi spazi dedicati alla lettura allo studio, alla pratica musicale, gioco, svago, cucito, spazi per riunioni e lezioni, spettacoli, relax, bar. Ciascuno trova facilmente il proprio spazio in cui passare del tempo in questo luogo, un unicum a livello globale che ci ha lasciati davvero affascinati.
Il quartiere Barcode e il Museo Munch
Poco dietro a questi due edifici il quartiere Barcode include una serie di costruzioni di stampo ultramoderno, grattacieli che si distinguono non per l’altezza ma per le caratteristiche architettoniche ed i materiali, con grande presenza di vetro ma in parte anche di legno.
Poco dietro all’opera ed a completamento della zona Barcode c’è il Munch Museum, museo contenente molte delle opere di Munch. Uno spazio espositivo di 11 livelli più due destinati a ristorazione e bar con terrazza panoramica. Abbiamo visitato l’esposizione, a pagamento, con audio guida per le principali opere. Il percorso espositivo a mio avviso non è dei migliori nonostante la qualità delle opere sia indiscutibile come è anche apprezzabile, all’11 livello aver reso interagibile una sezione che vuole raccogliere effetti personali dell’artista riproducendo anche i suoi spazi abitativi. Al quarto piano è esposta una delle 4 versioni del famoso Urlo, come altre fantastiche opere. Per concludere la visita ci intrufoliamo, per una bella vista sul fiordo, nella terrazza panoramica all’ultimo livello.
Si è fatta sera, si rientra in ostello e alle 23:40 dopo oltre 24 ore in cui siamo svegli, o in dormiveglia, si spengono le luci della camera. Buonanotte!