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Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina

Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina

Una domenica di pioggia in Trentino, la prima del mese è un pò un’invito a cogliere al volo l’iniziativa #domenicaalmuseo per andare a visitare il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina, a San Michele all’Adige, a pochi chilometri da Trento, nella Piana Rotaliana.

“Domenica al museo” consiste nella possibilità di visitare gratuitamente, ogni prima domenica del mese, musei, palazzi, aree archeologiche, parchi, e giardini monumentali dello stato ed altri, aderenti.. Niente biglietto d’ingresso dunque per visitare questa sede museale trentina.

Non è il primo sito che visitiamo grazie a questa iniziativa e probabilmente nemmeno l’ultimo. Bisogna ammettere che è un veicolo promozionale davvero efficace per promuovere la cultura e le bellezze del nostro paese.

Museo degli Usi e dei Costumi della Gente Trentina

Parola d’ordine: identità

La società d’oggi fonda indubbiamente le proprie radici nella storia dei luoghi e nell’identità, che si tramandano da secoli. Usi e costumi costituiscono dunque importanti valori che ciascuna comunità deve essere in grado di conoscere e con onore voler tramandare alle generazioni future.

In quest’ottica rientra a pieno titolo il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina un gioiello per i trentini, e non solo!

Museo degli Usi e dei Costumi della Gente Trentina

La sede museale

A circa 20 chilometri a nord di Trento, nell’abitato di San Michele all’Adige, ha sede il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina (MUCGT), presso l’antica Prepositura Agostiniana. Si tratta di un convento esistente sin dal 1145 che ha anche rappresentato l’ultimo baluardo meridionale del monachesimo tedesco. Sono ancora presenti pregevoli affreschi, uno dei quali all’interno della corte, fatto in onore della sosta dell’imperatore Massimiliano I d’Asburgo durante un suo viaggio. Un palazzo che si sviluppa su 5 piani lungo i quali si snoda il percorso espositivo. Da ammirare non solo l’esposizione etnografica ma anche il palazzo stesso.




Museo degli Usi e dei Costumi della Gente Trentina

Il museo degli Usi e Costumi

Fondato nel 1968 da Giuseppe Šebesta, etnografo, saggista, documentarista, regista, pittore e narratore il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina può vantare d’essere il più importante museo etnografico regionale a livello italiano nonché uno dei migliori d’Europa.

Il percorso espositivo del museo etnografico si snoda sui 5 piani in modo elicoidale, passando per ben 25 sezioni costituite da un totale di 43 sale. Oltre 12000 i pezzi esposti per fotografare in modo autentico e davvero completo il trentino di ieri e di oggi.

Museo degli Usi e dei Costumi della Gente Trentina

Iniziamo dunque la visita dal piano terra dell’antica Prepositura Agostiniana dove, appena superato l’ingresso ci si immerge nel mondo dell’agricoltura. Vengono in modo suggestivo narrati, col sussidio di un grande plastico e di un pannello, gli insediamenti rurali del trentino di ieri e di oggi, descrivendone la tipologia colturale ed i paesaggi. Numerosi strumenti da lavoro per la fienagione e la coltura dei cereali tra cui rastrelli, falci e una ricca collezione di aratri, aiutano a comprendere l’evoluzione tecnologica d’oggi comparandola con l’ottimo ingegno applicato alle attività rurali d’un tempo.

Museo degli Usi e dei Costumi della Gente Trentina

Una delle caratteristiche targhe di ogni sezione: oltre al titolo e alla collocazione, in trasparenza si vedono elementi caratteristici, In questo caso alcuni cocci di vetro di bottiglia.

Uscendo nella corte del palazzo siamo scesi subito ad apprezzare la cantina (càneva) dove sono ospitate le sezioni dedicate ad “enologia e degustazione” e viticoltura. La produzione vitivinicola in Trentino è ampiamente diffusa e negli spazi espositivi si può ammirare una collezione di vitigni pregiati. Anche in questo caso è dato risalto ai vari strumenti utilizzati per questo tipo di coltura. Interessanti approfondimenti sono dedicati al contrabbando, e all’osteria con tanto di ambientazione. C’è anche una parte dedicata alla distilleria.

Ma la càneva, dalle caratteristiche volti a botte, è il luogo deputato anche alla conservazione di generi alimentari come speck, lucaniche, formaggi, patate e mele, tutti prodotti di cui il Trentino è ancor oggi ottimo produttore.

Museo degli Usi e dei Costumi della Gente Trentina

Museo degli Usi e dei Costumi della Gente Trentina
Alcuni utensili in ferro
Museo degli Usi e dei Costumi della Gente Trentina
Ferri di Cavallo

Tornando nella corte centrale si accede alla parte sud del complesso architettonico. Si giunge così alle parti dedicate al ferro e più nel dettaglio alla chioderia, alla fucina ed al ferro battuto.

Chiodi d’ogni genere e dimensione sono esposti accanto ad un’interessante fucina dove oltre alla mola, un modello animato del maglio affascina adulti e bambini. Era con questi strumenti che i fabbri realizzavano gli attrezzi da lavoro agricolo e boschivo.

Museo degli Usi e dei Costumi della Gente Trentina

Museo degli Usi e dei Costumi della Gente Trentina
Un telaio in esposizione
Museo degli Usi e dei Costumi della Gente Trentina
Alcune forme per la produzione dei formaggi di malga

La sezione mascalcia e zootecnia vede la ricostruzione di una stalla con esposti gli arnesi del maniscalco e per la cura del bestiame. Proseguendo, si accede alla fonderia del rame.

Salendo al piano superiore, si trovano altre 8 sezioni tutte da visitare: fibre tessili, malga, apicoltura, bosco, carri e slitte, segheria veneziana, arte del legno, usi nuziali.

Per brevità e per non rovinarvi le sorprese, tra queste si segnalano i telai originali della sezione tessile, i particolari timbri e stampi da burro, l’imponente ricostruzione di una “segheria veneziana”.




Museo degli Usi e dei Costumi della Gente Trentina

Al secondo piano l’esposizione continua con le sezioni “stufa a olle”, “cucina” e ceramiche, mentre al terzo dominano le tradizioni popolari ed il folklore raccontati nelle parti “costumi”, “riti dell’anno”, “musica e bande”, “devozione popolare”. Inoltre allo stesso livello anche una sala sulla caccia dove sono presenti alcuni animali impagliati.

Scendendo dal piano più alto fino alla corte, prima di concludere la visita, consigliamo di entrare nella sezione dedicata al mulino, collocata al piano terra dell’ala est del complesso.

Museo degli Usi e dei Costumi della Gente Trentina

Come avrete capito se avete letto fin qui, il Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina è davvero ricchissimo ed affascinante. Per compiere una visita completa ed apprezzarlo appieno, è necessaria almeno una mezza giornata di tempo.

Ho creato la cassaforte dei trentini, la carta d’identità dei loro valori

[Giuseppe Šebesta – fondatore del Museo degli Usi e Costumi della Gente Trentina]

Informazioni e link utili

Sito Internet – MUCGT
Pagina Facebook – MUCGT

Virtual Tour (consigliamo da PC) – clicca qui

Piana Rotaliana – Consorzio Turistico Piana Rotaliana-Königsberg
Visit Trentino – Portale turistico del Trentino

Il Museo è aperto tutti i giorni dalle 09.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.00. Chiuso il lunedì non festivo, il 1° novembre, il 25 dicembre, il 1° gennaio.

Ingresso gratuito ogni 1^ domenica del mese. Biglietto intero €6,00, gratuito <14 (maggiori info)

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