Lessinia Legend Run, già il nome è tutto un programma. Sorella minore, della Lessinia Legend versione Bike, è una competizione di corsa in montagna svoltasi 30 Settembre 2018.
La Lessinia è l’altopiano dei “13 comuni” veronesi che ha fatto da palcoscenico per la seconda edizione della manifestazione, ai quattro avvincenti tracciati, per altrettante distanze e difficoltà.
Quest’anno siamo stati protagonisti sul campo e non solo, ma andiamo per gradi ed iniziamo a raccontare la nostra Lessinia Legend Run.
Verso la partenza
Ore 6:15, è ancora buio, non è ancora tempo per l’alba ma la sveglia suona. Ci si prepara in tenuta da gara a strati, viste le temperature previste, e si scende dalla camera d’albergo a far colazione. Quando sono le 7 si intravvede un po’ di luce, le campane di Roverè Veronese rintoccano e la mente va agli atleti del tracciato più lungo, il 46 chilometri che staranno scattando dall’arco di partenza di Velo Veronese per la Lessinia Legend Run 40.
In quel momento manca soltanto un’ora al via, bisogna sbrigarsi e portarsi alla partenza. Il breve trasferimento in auto ci permette di dare il buongiorno ad un capriolo che tranquillo passeggia sulla strada, così tranquillo che ben poco si cura di noi.
La nostra Lessinia Legend Run 30
Temperatura decisamente autunnale in quel di Velo Veronese ma le mura delle case del piccolo centro della Lessinia ci riparano dalla frizzante brezza mattutina. A pochi minuti dalla partenza apre la griglia e nel timido avvicinarsi dei compagni d’avventura alla Lessinia Legend Run 30, decidiamo di farci coraggio e finiamo per essere pressoché in pole position.
Pochi minuti e si parte, diversamente da tutte le gare già raccontate, in discesa! Wow, che bello, primo tratto di asfalto e poi si inizia subito ad entrare in spirito trail correndo su carrarecce e sentieri.
In questo tratto, semplicemente lasciando andare le gambe, tengo un bel ritmo ma Ilaria non è ancora entrata in gara e fatica non poco a reggere il ritmo, anzi si stacca più volte. Ne approfitto allora per fermarmi e scattare qualche foto, cosa che non mi riesce praticamente più successivamente, purtroppo.
Fortunatamente dopo circa 3 chilometri iniziano le prime rampe della Lessinia Legend Run ed Ilaria inizia a carburare: inizia finalmente il trail che ci aspettavamo. Un tratto in salita ci conduce in un falsopiano panoramico che ci permette di intravvedere, tra le nubi, la pianura veronese. Corriamo assieme e iniziamo a divertirci.
Da qui una lunga discesa nel sottobosco con tratti molto corribili e qualche passaggio tecnico da fare tutta d’un fiato fino al fondovalle – Ferrazza: chilometro 8.5. Il gruppone è già allungatissimo e si procede in fila indiana. Sparuti escursionisti della domenica tifano i vari passaggi ed avvisano Ilaria della momentanea 4 piazza femminile per la gara dei 30 Chilometri Lessinia Legend Run. Ne siamo stupiti, molto!
Cinquecento metri di aspra salita, con tanto tifo, ci accompagnano al festoso ristoro dei 9 chilometri del centro abitato di Giazza.
Da qui inizia la principale ascesa di giornata.
Circa un paio di chilometri all’insù, breve tratto di discesa di 800 metri e poi su e su lungo il sentiero.
A passo costante procediamo per svariati chilometri ed attorno al 14,5 pian piano avviciniamo e superiamo una ragazza visibilmente affaticata: la terza in classifica.
La corsa per Ilaria si fa sorprendentemente molto interessante ma c’è da rimanere molto calmi!
Giro di boa e gran premio della montagna di giornata al chilometro 15.8 (1580 m. s.l.m). Si torna dunque a far girare le gambe in discesa, anche in questo caso qualche tratto corribile e molto divertente tra sentieri, qualche prato ed il sottobosco con tornantini. A Malga Terrazzo non previsto ma molto gradito, ristoro volante. E si riprende in picchiata la discesa. Il dislivello totale di questo tratto di poco meno di 4 km si aggira sugli 830 metri.
Si torna così a Giazza dove c’è nuovamente il ristoro ufficiale della Lessinia Legend Run, in questo caso dei 19 chilometri. Ci rifocilliamo bene e ripartiamo perché sappiamo che i 10 chilometri che mancano non saranno da prendere sottogamba!
Di ascesa ce ne aspetta ancora molta ed infatti per sei chilometri non c’è tregua: si imbocca subito il sentiero E5 per poi entrare in una zona d’alpeggio dove si corre su agevoli carrarecce. La fatica si fa sentire e non vediamo l’ora di giungere al traguardo. In qualche tratto più ripido di salita il ritmo cala per rifiatare prima di riprendere a spron battuto.
Finalmente al 25° la strada torna a scendere e così giungiamo agevolmente al chilometro 27.8. In questo tratto c’è l’ultimo ristoro, dei simpatici bambini ci vengono in contro offrendoci sali, acqua o banane in corsa: riescono a strapparci più di un sorriso, davvero gentili e carini!
Ormai è fatta pensiamo. Circa 2 chilometri cosa vuoi che siano. Invece no!
Mai finale fu così sofferto. Da Valle del Covolo inizia una salita verso Contrada Purga decisamente tosta, e lo sapevamo. Ma superata questa pensavamo che i giochi fossero fatti. L’ascesa al monte Purga invece deve ancora arrivare!
L’illusione nasce dal chilometraggio che cresce, a pari passo con la fatica, la visuale non ben aperta verso il traguardo, e qualche centinaio di metri di discesa che danno l’illusione di involarci verso il traguardo.
Bene, il Monte Purga il cui nome è tutto un programma, inizia adesso. Non solo davanti a noi vediamo alcuni runner aggrappati al monte con le mani a terra per salire, ma da dietro spunta quella che in quel momento è la quarta ragazza in classifica. Il terzo posto provvisorio di Ilaria sembra dunque a rischio. Vietato mollare.
Con tutte le energie rimaste affrontiamo l’ultima insidia, davvero dura. Io inizio ad essere molto affaticato e stento a tenere il ritmo che Ilaria, stimolata a difendere la piazza d’onore, sta imprimendo. La ragazza dietro a noi si fa sempre più vicina così come il sentiero che dal ripido prato è divenuto sentiero, non tende a mollare. Decido di far andar via Ilaria non essendo in grado di stare al passo: c’è in ballo la sua classifica.
A pochi passi dalla vetta quando già Ilaria s’è involata nella ripida discesa, la quarta donna mi supera e tenta la rimonta. In discesa il mio sguardo è più a godermi il loro sprint finale che a scendere, forse perché di gambe proprio non ne avevo più. Anzi ogni passo è più pesante e si fa vivo qualche crampo ai polpacci.
Al termine della discesa Ilaria viene agganciata ma in un ultimo spunto d’orgoglio sprinta da centometrista gli ultimi duecento metri ed in volata va a conquistarsi la terza piazza. Io arrivato all’asfalto tento di correre verso il traguardo ma vengo letteralmente messo a terra dai crampi. Devo sedermi ed allungare la muscolatura, tento quindi di riprendere a correre. Nulla da fare, nuovamente faccio stretching. Intravvedo l’arco finale, stringo i denti e fingo di non sentire il dolore, corricchio e giungo anch’io al termine della, per me massacrante, Lessinia Legend Run.
Poco dopo big pasta party nel vicino campo sportivo.
Una Lessinia Legend Run da..Ambassador!
Questa gara di trail running è stata vissuta da me in modo diverso dalle altre. Ho avuto infatti l’onore di essere nominato “ambassador” e dunque in cambio di alcuni gadget esclusivi come la divisa da corsa Lessinia Legend Run offerta da KM sport e della partecipazione, mi sono attivamente adoperato per promuovere l’evento tra Veneto, Trentino ed Alto Adige, alle altre manifestazioni a cui ho partecipato, tra gli amici ed altri runners.
E’ stata un’esperienza molto interessante questa, che va oltre la corsa stessa e che mi ha permesso di conoscere, in parte, le fatiche della macchina organizzativa e soprattutto l’enorme impegno e la passione che per mesi tante persone, per puro spirito volontario, ci mettono affinchè chi vi partecipa trovi tutto perfetto!
Info e link utili
Lessinia Legend Run – sito ufficiale
Lessinia Legend Run – pagina Facebook
Traccia e Altimetria Strava – Lessinia Legend Run 30 kM