GIORNO 2 – inizia il vero viaggio on the road nella Norvegia del nord, nel bel mezzo delle isole Lofoten, tra un fiordo e l’altro.
Da Everen a Harstad
Buongiorno viaggiatori! Sono le 6:30 del mattino alla Grey House, apro gli occhi ma fuori dalla finestra vedo che è tutto buio, solo le lucine decorative di tutte le case attorno a noi, come fosse Natale, sono accese. Non perdiamo tempo è il momento della colazione a base di ingredienti forniti dal nostro Host o forse da viaggiatori che ci han preceduto: succo di frutta, pane, marmellate ecc. Non possiamo dilungarci troppo, sappiamo che le ore di luce saranno poche e dobbiamo approfittarne. Non si può dire che sia giorno ma un po’ di luce tra il cielo plumbeo filtra, così carichiamo la macchina e ci dirigiamo a Harstad.
Ripercorriamo la strada di ieri sera e passiamo al punto panoramico dove avevamo scorto l’aurora boreale. Quasi per magia appare il sole che pare baciarci. Proseguiamo ma spesso ci soffermiamo a lato strada per qualche fotografia ai paesaggi e alle casette tipiche.
Deviando dalla E10 raggiungiamo dopo alcuni chilometri Harstad dove facciamo una breve visita ma presto saliamo in auto: vogliamo raggiungere rapidamente le Lofoten.
E10, una strada sinonimo di viaggio e bellezza
Torniamo dunque sulla E10, una strada lungo i fiordi, molto panoramica, dove i pochi raggi di sole si riflettono sull’acqua e ogni curva è un’emozione, una scoperta un nuovo incantevole scorcio.
I chilometri scorrono via rapidamente percorrendo Fiskfjord. I paesaggi sono davvero particolari, con strade fatte di curve sinuose, ampi dossi e cunette. Lo sviluppo intervalla tratti lungo la costa e piccole affascinanti vallette. Talvolta ci troviamo tra montagne aspre ma non aguzze dalle cime innevate, a vette spesso a picco sul mare. I colori autunnali aranciati non appena esce qualche timido raggio di sole risplendono come una meraviglia.
A lato strada molti punti panoramici invitano alla sosta ed è davvero consigliabile fermarsi e mantenere gli occhi ben aperti! È capitato infatti poco fa di fermarsi per fotografare la bellezza dei fiordi e ritrovarsi a pochi metri da un alce che si faceva un bagnetto. Tranquillo stava con le zampe ammollo finché disturbato nella sua privacy se ne è uscito prima di rientrare nel bosco.
L’arcipelago delle Lofoten costringe il nastro stradale E10 a numerosi ponti e gallerie anche di alcuni chilometri di lunghezza talvolta anche immergendosi nell’oceano. All’uscita delle gallerie c’è sempre qualcosa di nuovo da vedere come nel caso di questo villaggio pittoresco.
Maciniamo chilometri, nei pressi dei paesi s’incontra qualche auto, più frequentemente incrociamo camion a tutta velocità ma per lo più viaggiamo in solitaria. Il viaggio nel nord norvegese in direzione sud ci conduce poco prima delle 15 a Svolvaer mentre una pioggerellina fitta accompagna l’imbrunire del calar della sera.
Verso il campo base: Stamsund
E’ questa una giornata di trasferimento che ci farà raggiungere il luogo che ci ospiterà per i prossimi giorni e che fungerà da campo base per tutte le esplorazioni alle Lofoten.
La sosta a Svolvaer per la prima volta ci mette davvero a contatto con la popolazione norvegese in occasione della “tappa spesa”. Entriamo in un centro commerciale del paese dove possiamo scegliere tra tre supermercati: andiamo a sensazione. La nota spesa è chiara ma ci imbattiamo in prodotti che destano la nostra curiosità e voglia di sperimentare. La barriera linguistica nonostante i traduttori automatici dei telefoni e richieste in inglese appare più difficoltosa del previsto. Decidiamo di non rischiare troppo essendo appena alla seconda giornata e optiamo per una solida certezza: un piatto di pasta al pomodoro.
Con il buio ci dirigiamo verso Stamsund tra fiordi, curve in sali e scendi e vari ponti. L’oscurità non permette di apprezzare i luoghi ma sarà opportuno rivederli nei giorni successivi. Una cosa è certa, schiviamo per poco un alce a metà tra ciglio stradale e campi. Giunti dopo alcune ore al paese di Stamsund, il nostro host ci fa trovare la casa ben illuminata in ciascun vano, ed accogliente ricca di oggettistica, suppellettili ed effetti personali, un modo alquanto particolare per farla sentire viva, abitata. Sembra quasi di fare incursione nell’abitazione di qualcun altro, invece saremo qui accampati per le prossime giornate.
Dopo una giornata pressoché a digiuno la fame si fa sentire ed oltre alla pasta con pomodoro ci siamo cucinati un buon salmone, molto “tipisch” gentilmente offerto dal frigorifero del padrone di casa.
Ispezione serale
La pioggia continua imperterrita ma noi cacciatori di aurora boreale seppur stanchi dal viaggio e soprattutto dalle mille soste fatte, decidiamo di non darci per vinti. Risaliamo in auto direzione Leknes: temperatura 3 gradi. Nonostante cambi di intensità anche molto rapidi a distanza di poche centinaia di metri la pioggia non cessa e così dopo diversi minuti di speranza decidiamo di fare dietrofront. Rincasiamo, l’indomani ci aspetta un’altra bella avventura in terra norvegese.
Buonanotte viaggiatori!