Nel corso della tre giorni a Berlino, abbiamo avuto modo di far visita all’Holocaust Mahnmal un luogo della memoria, riconosciuto anche come importante intervento architettonico contemporaneo.
Si tratta di un monumento alle vittime dell’olocausto e si trova ai limiti dei Tiergarten, nel quartiere Mitte e non troppo distante dalla Porta di Brandeburgo. Talvolta denominato anche come Memoriale per gli ebrei assassinati d’Europa, è costituito da un campo di stele e da un centro informazioni, il più importante della Germania.
Cenni storici sulla realizzazione
Tutto nacque da un’iniziativa civica di fine anni ottanta con l’obiettivo di ricordare lo sterminio degli ebrei. Un primo concorso pubblico per la progettazione si concluse con un nulla di fatto. Nel 1997 fu indetto un nuovo concorso invitando professionisti da tutto il mondo. La scelta del vincitore venne fatta dal parlamento tedesco Bundestag (fino al 1945 esisteva il Reichstag) nel 1999. Il progetto che la spuntò fu quello del noto architetto statunitense Peter Eisenman. La costruzione vera e propria fu avviata nell’Aprile del 2003 e dopo 25 mesi, nel maggio del 2005 venne inaugurata.
L’architettura dell’Holocaust Mahnmal
Una superficie di oltre 19mila metri quadri di estensione è quella occupata in superficie dal memoriale, alla quale va ad aggiungersi una parte di 800 metri quadri, sotterranea. Una sorta di grande piazza dalla forma irregolare è stata progettata sulla base di una griglia ortogonale all’interno della quale si trovano 2711 steli. Realizzate tutte in cemento e delle dimensioni di 97 centimetri di larghezza e 237 centimetri di lunghezza sono disposte a soli 90 centimetri l’una dall’altra.
La superficie su cui si ergono però non è planare ma ondulata. Anche per questo il rapporto delle steli con il terreno varia: alcune sono alte pochi centimetri, altre fino a 4 metri.
Il luogo induce al silenzio. E’ un architettura a grande contenuto simbolico, realizzata dunque con elementi estremamente semplici su di una griglia modulare di elementi a base rettangolare. Tale simbolismo vuole evidenziare l’uguaglianza di fronte al genocidio.
Il visitatore viene ad essere attirato dall’entrare in questa maglia di steli, per poi trovarsi presto con un senso di disorientamento, angoscia e sprofondamento, un’inabissarsi dovuto all’ondulamento del terreno, senza via d’uscita.
L’opera, in cemento, di colore grigio è in forte contrasto con il vicino polmone verde del Tiergarten. Inoltre la compattezza, la monotonia oltre che il colore, vanno a creare un senso di monotonia ed oppressività come ad indicare l’assenza di speranza e salvezza. Il grigiore della giornata che abbiamo trovato per la visita, amplifica queste sensazioni.
Tramite una semplice rampa si accede allo spazio ipogeo, che vede un soffitto anch’esso con andamento ondulatorio come la superficie esterna. Anche le steli si ritrovano in negativo, cave, replicate nel centro informazioni.
Il centro informazioni ipogeo
La parte sotterranea si sviluppa su di un percorso espositivo identificabile in sei zone. La parte iniziale introduce, con una panoramica, alla politica del terrore nazista, avvenuta tra il 1933 e il 1945 attraverso documenti testuali ed immagini documenta la persecuzione e l’assassinio degli ebrei. Sul fondo della prima sala, lunga e stretta, sei grandi ritratti rappresentano i sei milioni di vittime.
La prima vera sala denominata “delle dimensioni” è incentrata sulla sfera personale: sono proiettati a terra, dai volumi cavi delle stele in superficie, pagine di diario, lettere, appunti scritti durante le persecuzioni.
La sala delle famiglie è la terza e vede raccontate 15 diverse famiglie di ebrei d’Europa nel periodo precedente all’olocausto.
La quarta zona è la sala dei nomi, dove vengono infatti elencati i nomi, seguiti da breve biografia, degli ebrei uccisi e dispersi in Europa. E’ una sezione in continuo aggiornamento.
Segue la sala dei luoghi che mette in luce l’espansione geografica che ha avuto l’olocausto nel corso degli anni. Anche in questo caso materiale storico e video
Due spazi attigui 5 e 6 vedono la presenta di postazioni multimediali da cui è possibile accedere ai luoghi della memoria di tutta Europa con interviste ai sopravvissuti.
Ad oggi, ogni anno i visitatori della parte museale sono circa mezzo milione. L’ingresso al centro informazioni dell’Holocaust Mahnmal è libero ma suggeriamo l’audioguida a €3 (Aprile 2019). Per informazioni ulteriori rimandiamo al sito ufficiale.
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