Viaggiatori, si parte!
GIORNO 1 – Inizia qui il nostro diario di viaggio in Norvegia, siamo pronti a decollare per le isole Lofoten. Un racconto sotto forma di diario di bordo dove scrivere momenti, impressioni, stati d’animo, durante i lunghi tragitti di trasferimento o nelle poche pause giornaliere. Inizia un’avventura tutta da vivere e credo sicuramente da ricordare.
On board
Milano Malpensa è quasi ora di pranzo, i bagagli sono colmi fino all’orlo, anzi sarebbe meglio dire, fino all’ultimo grammo consentito. Tutto il resto è indossato, rigorosamente su più strati, imbacuccati con cappelli e sciarpe, dopotutto in tempo di Covid dove tutti son ben mascherati, non diamo nemmeno troppo nell’occhio.
Superiamo regolarmente il check-in ed i controlli, è il momento di salire a bordo del nostro volo Norvegian, direzione Oslo.
Siamo in Norvegia
Alcune ore di volo tra un cielo grigio che vuole già farci capire quelli che saranno i colori che vedremo i prossimi giorni ed atterriamo nella capitale norvegese con venti minuti d’anticipo. Niente male considerando che ci vediamo costretti a sdoganare, ritirare i bagagli e rifare il check-in per il prossimo volo quello che ci condurrà a Narvik Evenes.
L’aeroporto è davvero bello ma il nostro passo s’interrompe soltanto per colmare un buco allo stomaco venutisi a creare. Per una manciata di corone assaggiamo uno stuzzichino locale, non so bene descriverne il sapore. Sicuramente la digeribilità posso assicurare non essere stata fulminea.
Saliamo a bordo direzione Norvegia del nord e in poco più di un’ora e mezza atterriamo al piccolo, davvero piccolo, aeroporto di Narvik.
Missione auto a noleggio
Siam felici che sin qua sia andato tutto bene, i bagagli son tutti con noi, non resta che partire per il Viaggio in Norvegia. Manca però un dettaglio: dobbiamo ritirare l’auto a noleggio prenotata, diversamente siamo appiedati nel buio norvegese, sembra notte inoltrata, non capisco neanche bene che ora sia.
Non è difficile trovare tra altri piccoli store di noleggiatori auto quello al quale abbiamo prenotato il nostro mezzo, Sixt l’unico aperto, e presto capiamo che stavano aspettando proprio noi. Il tempo di qualche pratica e qualche sorpresa ma dopotutto, nulla di male. Scopriamo infatti che l’auto non è una piccola Citroen C3 a cambio manuale, ma una Mazda C5 a cambio manuale davvero ben accessoriata con un fantastico set di gomme chiodate.
Serve qualche minuto per prendere feeling col mezzo, capire che tutta l’elettronica richiedeva uno sforzo ingegneristico per adattare la posizione del sedile al conducente.
Una notte alla Grey House
Sapevamo che saremmo arrivati stanchi e soprattutto ad orario tardo per cui abbiamo prenotato per la prima notte un alloggio non troppo distante dall’aeroporto ma che stando alla presentazione dovrebbe essere interessante.
La super car del nostro Viaggio in Norvegia ci aiuta con il navigatore a raggiungere agevolmente The Grey House a Liland, un intero appartamento molto simile a quello che rappresenta una struttura prefabbricata simile ad un container. Ma nei dintorni sono tutte così le case. E’ tutta per noi, riscaldata egregiamente con stufette elettriche sparse per i vani, 3 camere con letti a castello, ampio soggiorno, bagno dotato del minimo necessario, mini lavabo, e vasca. Posto auto libero davanti a casa. Frigorifero e dispesa stando alle recensioni dovrebbero essere discretamente forniti. Prepariamo una cena rapida utilizzando alcuni degli ingredienti pronti in dispensa e pasta. Dopo alcuni assaggi la pasta in bianco con olio si rivela la scelta migliore.
Cacciatori di aurore boreali
È buio fin da quando siamo atterrati, il cielo è coperto ma decidiamo di uscire ugualmente in auto alla scoperta dei dintorni. Ci rendiamo presto conto spostandoci di poco si vedono le stelle molto bene e cresce la speranza di vedere la nostra prima aurora boreale. Ci spingiamo verso Evenes non incontriamo nessuno lungo la strada. Andiamo piano, rallentiamo per vedere fuori dai finestrini. All’improvviso scorgiamo un principio di aurora boreale! Poca cosa ma è emozione pura.
Procediamo il giro alla scoperta dei dintorni. Il vento freddo si fa sentire, 4 gradi sopra lo zero ed un buon tè caldo che ci siamo preparati alla Grey House ci disseta e riscalda mentre scattiamo un pò di foto a quel che si vede dell’aurora boreale. É mezzanotte e mezza infreddoliti rientriamo alla Grey House, buonanotte!