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Cima Carega – Rifugio Fraccaroli da Ala

Cima Carega – Rifugio Fraccaroli da Ala

“…quando arrivi lassù e vedi il mondo dall’alto, una sola cosa ti resta da fare: raccontarlo”
Lassù noi ci siamo arrivati, e ve lo raccontiamo in questo post!

Da oltre un anno nella nostra “to do list” era segnato il Rifugio Fraccaroli e finalmente Sabato 9 Luglio 2016 lo abbiamo raggiunto.
Siamo tra il Trentino ed il Veneto, sul  Gruppo del Carega ovvero sulle Prealpi Venete e più precisamente nelle Piccole Dolomiti, tra le province di Trento, Vicenza e Verona. L’itinerario si sviluppa per oltre 27 chilometri partendo da Ronchi, frazione di Ala, per raggiungere Cima Carega e fare quindi rientro passando per Rifugio Scalobri e Passo Pertica. Il dislivello positivo è di oltre 1900 metri.

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Prà del Sinel (2000 M)

Un giretto che richiede una certa preparazione ed una conoscenza di massima dei luoghi, perchè si sà, la montagna può nascondere delle insidie. Per questo, abbiamo affrontato l’itinerario assieme a Franco ed Adriano de i “Senza Freni” che proprio per la stessa giornata proponevano, un trail autogestito.

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Bocchetta della Neve (2109 M)

La giornata
Partenza al mattino presto ed in circa 50 minuti di auto da Trento, giungiamo a Ronchi di Ala, frazione del comune di Ala, cittadina situata nella Valle dell’Adige allo sbocco della Val dei Ronchi.

Parcheggiato nei pressi dei campetti sportivi e della fermata dell’autobus, in pochi minuti ci si prepara, zaino in spalla e si parte!
Raggiunta in un centinaio di metri la chiesa (770 m. slm), si svolta a sinistra per la località Rom ed inizia il trail sul sentiero SAT n°114.

Chiesa di Ronchi: il punto di partenza

Si parte subito in salita ed i primi 800 metri sono ripidi ma superati questi l’ascesa ha pendenze inferiori ed il cammino più facile da affrontare prosegue nel bosco su di una ex-strada militare. Al terzo chilometro si raggiunge quota 1330 metri e di lì in poi si prosegue sul sentiero in costa lungo la dorsale (SAT 114).

Un ampio panorama ci accompagna lungo il cammino: lo sguardo spazia dai Monti Lessini alle Dolomiti di Brenta con l’Adamello innevato. Con l’avanzare si può notare anche il mutare della flora molto ricca e si possono fare simpatici incontri faunistici: ad un tratto ci osservava attento dall’alto, un camoscio.

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Panorama dal punto panoramico sul sentiero SAT 114

Lasciato a sinistra il sentiero che porta a Cima Levante (è possibile raggiungerla su di un sentiero che poi si ricongiunge in corrispondenza di Capanna Sinel) continuiamo sul versante sud fino al chilometro 8,5 dalla partenza e raggiungiamo così quota 1990 M di Capanna Sinel (con bivacco invernale). A pochi metri una piccola vetta su cui è posta una croce con il tricolore italiano che si nota a parecchi chilometri di distanza.

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Capanna Sinel (1990 M)

Si continua quindi su Prà del Sinel – sentiero SAT 108 – da cui, in un tratto aperto sulla sinistra si scorge la Vallarsa e più distanti Rovereto, il Monte Bondone ecc. Circa un chilometro di cammino e la scenografia muta rapidamente: ci si lascia alle spalle i Monti Lessini e davanti a noi si configura il tipico panorama dolomitico.

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In cammino su Prà del Sinel, sullo sfondo i Lessini
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Vista Bocchetta delle Gròle da Bocchetta della neve

Al chilometro 9,7 a quota 2110 M in corrispondenza di una marcata curva verso destra, si giunge a Bocchetta della Neve. Qui arriva il sentiero SAT 160 (EE) che giunge da Vallarsa.

Ancora 400 metri in leggera salita e si arriva a Bocchetta delle Gròle (2149 M) da cui presto si inizia a vedere il Rifugio Fraccaroli.

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Bocchetta delle Gròle (2149 M)

Sentiero ancora per pochi metri e poi si torna su di una ex-strada militare che dolcemente (1,2 kM circa) ci accompagna verso la Cima di giornata.




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Da Bocchetta Gròle verso il Rifugio Fraccaroli

Così al chilometro 11,5 si arriva al Rifugio Mario Fraccaroli (2230 M). Poco sopra, superata una ripida salita si conquista la vetta: Cima Carega 2259 M. 

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Salita a Cima Carega, dietro il Rifugio Fraccaroli

Da lì la vista si apre a 360° con un panorama, al netto di una buona visibilità, spettacolare sul Trentino, il veronese ed il vicentino.

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Cima Carega 2259 M

Dopo una pausa al Rifugio, si riprende, questa volta in discesa verso il Passo Pellegatta/Rifugio Scalorbi. Seguendo il sentiero CAI 157 tra il ghiaione si perde rapidamente quota fino a raggiungere Bocchetta Mosca (2025 M – chilometro 13). La discesa si fa meno pendente (sentiero SAT 109, anche sentiero Europeo E7) e dopo un chilometro e mezzo ci conduce a Rifugio Scalorbi (1767 M – chilometro 14.6). Da qui agevolmente si può raggiungere Campogrosso (Veneto) ma noi proseguiamo verso il Passo Pertica svoltando a destra in corrispondenza di un tornantino e prendiamo la mulattiera mantenendoci sul tracciato SAT 109.

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Rifugio Scalorbi (1767 M)

La strada in discesa con ampie curve, qualche tornante ed un paio di passaggi in brevi gallerie scavate nella roccia in 3,2 chilometri ci fa raggiungere il Rifugio Passo Pertica posto a quota 1573 M in corrispondenza del Passo Pertica (17,9 kM dalla partenza). Scendendo si incontrano un paio di bivi da cui è possibile raggiungere il Rifugio Fraccaroli su percorsi più impegnativi/vie ferrate.

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Rifugio Passo Pertica (1573 M)

Dopo una sosta-pranzo in rifugio si riprende la via del ritorno lasciando la mulattiera ma continuando sul sentiero SAT 109 che scende deciso verso ovest. Il primo chilometro di discesa è abbastanza ripido e si snoda in una serie di tornantini nel bosco portandoci a quota 1100 M circa. Altro chilometro di discesa più agevole e si arriva a quota 920 M circa. Da qui il sentiero si allarga confluendo in una strada forestale che in una serie di lievi sali e scendi ci fa transitare nei pressi di Malga Brusà (889 M circa- chilometro 22,1).

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Malga Brusà (889 M circa)

Superata la malga si torna a scendere tra il bosco, si superano un paio di torrenti grazie a comodi ponticelli e si affrontano un paio di salitelle prima di arrivare su un agevole falsopiano che porta alle prime abitazioni il località Schincheri di Ala (kM 25,4).

In lontananza si inizia ad intravvedere Ronchi: l’arrivo è vicino.

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Tra gli alberi, Ronchi di Ala

Ultimo tratto tra discesa e piano e si giunge alla Chiesa di Ronchi, punto di partenza ed arrivo dell’escursione-trail.

Conclusioni
Itinerario molto bello e vario che richiede una buona preparazione per lunghezza e dislivello. E’ poco frequentato ad eccezione del tratto Passo Pertica – Rifugio Scalorbi – Cima Fraccaroli a cui accedono moltissimi appassionati di montagna a piedi ed in MTB dal Veneto.

Caratteristiche techiche:
Distanza 27,400 kM
Dislivello positivo 1924 M

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Profilo altimetrico
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Vista 3D dell’itinerario

Suggerimenti:
Si consiglia di avere sempre con sè una cartina topografica dei luoghi. Per questa escursione può ritenersi idonea la Carta Kompass n. 100 Monti Lessini ed eventualmente anche la mappa n.20 Trekkart disponibile gratuitamente per smartphone Android su GooglePlay e per iOS su Apple Store.

Per maggiori informazioni:
Sito internet amatoriale sul gruppo del Carega carega.it
Rifugio Mario Fraccaroli – tel. 3470452218 – 3491475807
Rifugio Fraccaroli su Facebook
SAT di Ala – Sito web
Senza Freni ASD – sito web 

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In lontananza il Rifugio Scalorbi in versione invernale – Marzo 2015

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